Emergenze italiane da affrontare

seconda parte. Avendo poc'anzi elencato alcuni problemi molto gravi, di difficile soluzione, di seguito elencherò altri problemi che stanno affossando il Nostro Paese.
Sanità, scuola, stato sociale, tenuta dei conti dei Comuni e delle Regioni. Anche la questione idrica è un'emergenza che dovremmo tutti noi affrontare se desideriamo avere dei campi coltivati, se desideriamo che le imprese funzionino. Per la giustizia c'è un capitolo a parte. Quando una Nazione vive un clima di non giustizia, vive sicuramente in un mondo non democratico dove il rispetto della persona viene ignorato.
Sanità: com'è possibile che il costo della sanità aumenti di anno in anno nonostante i tagli che vengono effettuati ciclicamente. Noi assistiamo ad un malfunzionamento cronico. Prima arriva la morte dell'individuo poi, arrivano gli appuntamenti per le visite o per i ricoveri. Solo chi dispone di denaro si può curare, questa condizione non è più sostenibile. Tutti noi dobbiamo avere il coraggio di dire le cose come stanno. In alcune parti del nostro territorio nazionale, il cittadino italiano non può curarsi in quanto vengono erogati servizi sanitari da terzo mondo. Troppe sono le corruzioni che dobbiamo assistere, troppe sono le incapacità di chi gestisce. In più, abbiamo del personale sottopagato che siano medici o paramedici. Nella sanità di oggi abbiamo appaltato tutti i servizi a delle ditte esterne con la conseguenza di servizi erogati scadenti ed inefficienti. Ora anche i servizi sanitari vengono appaltati a delle cooperative nate dal nulla che più delle volte sono gestite dagli amici degli amici. Tutto questo non è più tollerabile. Qui noi stiamo affossando la Nostra Costituzione. Per chi è seduto su poltrone comode ignora totalmente i problemi reali del popolo. Tutti i politici hanno dei privilegi che il resto del Popolo non ha pertanto ignorano le problematiche famigliari e le necessità delle famiglie in povertà. Solo chi dispone di denaro potrà nel futuro, se le cose continueranno di questo passo, curarsi, e gli altri cosa dovranno fare? (Morire?) Noi cosa potremmo fare? A queste domande tutti Noi abbiamo il compito di dare delle risposte concrete e fattibili. Certamente non abbiamo la bacchetta magica per risolvere un problema che oramai è alla cancrena. In alcune Regioni, i vari Governatori hanno spinto la sanità nelle mani del privato e, se noi avessimo il coraggio di guardare i conti di quelle Regioni, potremmo vedere che i costi sono costantemente in aumento. Per contenere questa spesa pubblica si effettuano continui tagli. Questi annosi tagli vanno a discapito della povera gente, di quelle persone che non dispongo di riserve economiche tali da poter affrontare le spese mediche necessarie e che non arrivano neanche a sostenersi fino allo stipendio/pensione (da fame) del mese successivo. Per questo motivo che gli italiani negli ultimi anni si sono indebitati per un valore pari a 50 miliardi di euro. Questo è un fatto vergognoso per tutti Noi. Nessuno si deve indebitare per curarsi, il diritto alla Vita è un elemento Sacro. Un tempo gli ospedali erano delle vere e proprie Istituzioni. Un tempo veniva assunto una persona con la qualifica di ausiliario poi, se questa persona voleva poteva diventare infermiere generico e di seguito avrebbe potuto accedere alla qualifica di infermiere professionale. Ebbene, quel medico infermiere professionale al culmine del suo percorso poteva vantarsi di una professionalità corposa ed efficiente. Questa linea di percorso era valida anche per il personale medico. Il neo laureato entrava a lavorare in ospedale e poi conseguiva la sua idonea specializzazione. E' altrettanto vero che esistevano le famose baronie mediche, pratica odiosa che Noi non possiamo accettare. Chi ha talento deve elevarsi e lo Stato lo deve aiutare così recita la Costituzione. Oggi nell'era moderna costringiamo il cittadino a dover spendere dei soldi per conseguire il titolo di OS, operatore sanitario il vecchio ausiliario, poi diventerà OSS operatore socio sanitario specializzato. Questa è un'anomalia tutta italiana. Certo in altri Paesi esistono delle regole diverse però, questi Stati hanno una sanità diversa dalla nostra dove, se non hai un'assicurazione corposa tu non ti puoi curare. Lì, il concetto della vita è diverso, se hai puoi se non hai non puoi. Noi cosa possiamo fare? Se avrò la fiducia cercherò di ripristinare una sanità più umana. Meno appalti e più servizi diretti. Le cucine dovranno essere gestite internamente, così come i servizi di lavanderia, di pulizia e tutti quei servizi tecnici oggi appaltati. Questa linea politica economica sociale verrà sicuramente osteggiata perché andremo ad intaccare degli interessi stratosferici ma, se vogliamo dare un futuro migliore al Nostro Meraviglioso Popolo dobbiamo perseguire una strada lineare senza se e senza ma. Alcuni imprenditori che operano nel settore delle cliniche private siedono su questi scranni, ebbene dico a loro che la Vita non può essere un affare ma, chi opera in un settore così delicato deve sapere che salvare una vita deve, per certi versi essere una missione. E' altrettanto vero che i nostri operatori devono essere remunerati con dei salari equi e giusti per il lavoro che fanno. Noi non possiamo per certi versi sottopagare e poi pretendere il massimo da loro. E poi, iniziamo a chiamare le professioni con il proprio nome.
Certamente ci vorrà del tempo ma Noi non ci fermeremo di fronte ai primi ostacoli. Quando ho fatto vedere queste mie idee ad alcuni economisti e ad alcuni professionisti sanitari mi hanno detto che queste idee non potranno essere realizzate. A loro ho rivolto una domanda. E' mai possibile che noi continuiamo a spendere e a sperperare miliardi di euro senza dare una risposta equa e giusta? Ebbene, questi signori non sono riusciti a darmi una risposta plausibile degna di un Paese come il Nostro. Forse cambiare strada potrà dare dei risultati, sicuramente dovrà essere migliorata per questo ho bisogno di tutti voi. Qui non possiamo essere minoranza o maggioranza, qui noi dobbiamo tutti collaborare per un futuro migliore. Nel contempo dobbiamo allontanare da Noi gli interessi personali o di qualche amico, Noi dobbiamo perseguire un unico interesse ed è quello dell'interesse generale.

La scuola. Forse nel tempo abbiamo commesso degli errori. Oggi la scuola soffre. Molte volte abbiamo assistito ad alcuni servizi televisivi dove, fuori a dei licei venivano fatte delle domande di storia, di geografia o di cultura generale, ebbene, molti di questi studenti non sapevano dare una risposta. Se questa è la preparazione dei nostri studenti bisogna prima istruire i professori. Meno politica e più cultura nelle scuole. Alcuni di voi non hanno avuto la fortuna di assistere al famoso '68. Un periodo storico che ha trasformato il Nostro Paese. Molti studenti di allora hanno usufruito del 6 politico. Anche se non sapevi avevi la sufficienza garantita. Ebbene, molti studenti laureati d'allora sono stati dirigenti di questa martoriata Italia, alcuni sono ancora in servizio. Qualche Ministro osò dire: con la cultura non si mangia. A quel politico dico che una Nazione senza cultura è una Nazione morta. Senza cultura noi non potremmo mai pensare al passato, tanto meno al presente e, per nostra sfortuna, non potremmo pensare al futuro. Nella scuola dovremmo investire di più, fornire strutture sicure e solide, così come dovranno essere sicuri e solidi i programmi d'insegnamento. Meno precariato e più certezza nel lavoro dei docenti ai quali dovremmo garantire un stipendio confacente e congruo al lavoro che svolgono, attenzione, questo non vuol dire dare dei salari senza che dietro a questo ci sia una persona preparata ed efficiente. Anche qui esiste un problema, siamo sicuri che gli esaminatori sono preparati? Di problemi c'è ne sono a iosa, Noi non ci spaventiamo, Sono sicuro che con il Vostro Illustre Aiuto potremmo dare una svolta significativa al problema scuola. Iniziamo a far sì che il Nostro Popolo inizi a leggere qualche libro in più. Meno televisione e qualche lettura in più.

Stato sociale. Come possiamo permettere che milioni di italiani vivono con una pensione misera? Come possiamo permettere che il nostro passato fatto da uomini e donne che hanno reso questa Nazione forte e progredita fino ad arrivare ad essere tra le prime cinque economie mondiali a vivere, possiamo dirlo, in povertà? E' uno scandalo senza precedenti. Noi desideriamo combattere contro questo scandalo. E' altrettanto vero che molte di queste persone, forse, hanno lavorato in nero e quindi non sono riusciti a versare dei contributi, è altrettanto vero che molti imprenditori non hanno versato i contributi perché, per troppo tempo la nostra economia ha funzionato così. Se tutto ciò fosse vero, noi non possiamo relegare una Vita alla miseria. Però c'è un'altra faccia della medaglia. Quanto costa l'INPS al popolo italiano? Forse nessuno di Noi ha la certezza dei conti. Alcuni ci dicono che esistono degli sprechi immensi sia sotto l'aspetto strutturale che quello del personale. A volte vediamo l'erogazione di lauti stipendi che forse non sono plausibili, in altri casi abbiamo assistito a delle cartolarizzazioni assurde dove l'Ente ha venduto degli immobili e poi paga un affitto stratosferico che alla fine dei conti dopo cinque anni e forse meno, quell'immobile lo si poteva riacquistare. Uno sperpero di denaro pubblico, in sintesi, di denaro dei cittadini senza ritegno. Eppure nessuno paga anzi, chi ne paga le conseguenze è sempre il cittadino inerte e vezzeggiato. In più, come può un Ente diramare delle circolari vincolanti nei confronti del contribuente senza che questo si possa opporre? Noi con l'aiuto di tutti Voi chiediamo e gridiamo a gran voce di contrastare questa ignobile nefandezza. Noi abbiamo il compito di tutelare gli anziani perché non sono un peso morto per la società. Nel contempo abbiamo l'obbligo di tutelare la disabilità, una condizione di Vita non voluta dall'essere umano ma, a volte, per ironia della sorte, subita dai genitori. Anche loro sono un Nostro Patrimonio quindi, lo dobbiamo tutelare. Sono sicuro che da queste Creature abbiamo molto da imparare. Per fare ciò abbiamo il dovere di trovare le risorse atte a far si di contrastare questa povertà sempre più crescente. Molte volte, anzi, spesse volte gli anziani del Nostro paese sono il Welfare sociale che Noi non riusciamo a garantire ai giovani, sono, per un certo senso, gli anziani odierni, il lavoratori e le lavoratrici di un tempo a garantire il futuro dei nostri giovani. Per questo e per tanti altri motivi abbiamo il dovere di tutelare gli anziani e permettere loro una fine terrena dignitosa. Se Noi non facessimo questo non avremo assolto a pieno il Nostro Mandato Parlamentare.
Nell'era dell'euro abbiamo compresso la nostra economia e ci siamo abbandonati al volere altrui dimenticando che ancor oggi siamo una Nazione Sovrana se ancora lo siamo. Il sottoscritto come tutti coloro che appartengono al Nostro Partito non siamo contrari all'euro né tanto meno alla comunità Europea, forse qualcosa deve essere cambiata. Non si possono comprimere le economie nazionali per il volere di qualcuno che è fuori dai nostri confini. Forse l'euro così com'è stato concepito ha fallito la sua missione. Originariamente fu pensato per migliorare l'economia Europea ma, forse, non è stato studiato per migliorare le condizioni sociali ed economiche del Popolo Europeo. La troppa finanziarizzazione delle economie ci hanno fatto vivere delle crisi economiche disastrose. Queste crisi hanno di fatto peggiorato la vita di tutti noi. Per questo ed altri motivi si cercherà, con dei progetti seri e convincenti di illustrare un piano economico e sociale che faccia del bene a tutti i Popoli Europei.
So per certo che troveremo delle resistenze esterne dai Nostri confini, sostenute da delle resistenze interne. Purtroppo la serpe è sempre in agguato. Alcuni Nostri Politici, in specie quelli della Prima Repubblica, hanno cercato di contrastare le intrusioni esterne ed anche in quel caso appoggiate da figure interni. Ebbene alcuni di loro furono assassinati, altri spariti nel nulla, altri ancora derisi ed emarginati. Per questo motivo Noi non dobbiamo avere paura delle possibili conseguenze. Se Noi dovremmo farci sopraffare dalla paura è meglio cambiare mestiere. Non si può fare politica con la paura del domani o con la paura delle conseguenze delle Nostre azioni. Noi siamo qui per dare un futuro migliore alla Nostra Patria.
Giorgio La Pira ebbe l'ardore di contrapporsi a Don Sturzo il quale lo etichettava come comunista spurio bianco. Ebbene, La Pira continuò per la sua strada risolvendo molti problemi della Sua Amata Firenze. Questi sono gli esempi che Noi oggi dobbiamo prendere. Come quello del compianto Presidente Aldo Moro e di tanti altri che ebbero il coraggio di dire No. A volte un buon no è più salutare di molti sì.
Fine seconda parte.

Noi del Partito Unione Nazionale Italiana, grazie alla consulenza di molti Nostri Esperti, possiamo fornire a chiunque delle possibili soluzioni, sia in tema di sanità come in tema della scuola, e non per ultimo in tema welfare sociale e pensionistico. Certamente non siamo così presuntuosi di avere delle verità in tasca e non siamo tuttologi. Qualcuno diceva che chi sa tutto è un emerito ignorante, chi invece ha delle incertezze è un saggio perché, nelle incertezze uno studia per capire meglio e per come affrontare i problemi.
Le soluzioni esistono e sono alla portata di tutti basta avere il coraggio di applicarle. Senza coraggio non si può Governare un Paese come l'Italia.


Cosimo Damiano Cartellino, Presidente del Partito Unione nazionale Italiana.
               
Mauro Biolcati, Segretario Nazionale Dipartimento Economia e Finanza del Partito Unione nazionale Italiana.


anche questo articolo è stato inviato via pec al Presidente del Consiglio, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente della Repubblica, all'Unione Europea, all'ANSA.

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