Il delirio

Purtroppo, a nostro malgrado, siamo entrati nella fase del delirio di onnipotenza. Per via di una serie di scelte sconquassate e disastrose da parte di coloro che siedono e si sono succedute sulle poltrone del potere finanziario, come nel caso della B.C.E. e non solo, possiamo vedere gli effetti catastrofici della finanza speculativa.
In tempi non molto remoti, qualcuno pensò bene di iniziare una fase economica-finanziaria con del denaro ad alta potenzialità. Questa operazione, ha prodotto nell'immediato degli effetti benefici, spostando il problema della crisi economica-finanziaria nel tempo. I vari Governatori delle Banche Centrali pensarono bene di dare del denaro a tassi d'interesse molto bassi ma, come accade spesso, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Per certi versi, così pensavano i Banchieri Centrali, diamo respiro all'economia, certamente non quella reale. Loro, i Banchieri Centrali, sapevano di sedersi su una bomba termonucleare ad alto potenziale, con il loro sistema avrebbero innescato una catena epidemica di disastri finanziari.
Col denaro ad alto potenziale hanno di fatto creato tutta una serie di debiti che oggi vengono a galla, il tutto per dissetare la finanza speculativa. La B.C.E. Governata da Mario Draghi, iniziò in Europa a stampare carta moneta col ciclostile a quantità industriale. Questa carta moneta, al momento della stampa, come accade oggi, non ha alcun valore se non quello della stampa. Per via di una serie di fattori, alcuni soggetti hanno determinato, tramite un accordo convenzionale e nominale, di dare un valore a quel pezzo di carta perché questo è scritto su quel foglietto che poi ci ritroviamo in tasca. Solo uno Stato Sovrano potrebbe fare ciò, in quanto, col proprio patrimonio garantisce il valore nominale stampato su quel pezzo di carta, invece, nel nostro caso, quel valore è garantito da tutta una serie di debiti.
Il primo debito viene effettuato nel momento della stampa in quanto, nessuno garantisce quel numero. Il secondo debito viene conclamato nel momento in cui, le banche commerciali, i famosi investitori istituzionali acquistano tramite dei BOND, volgari cambiali bancarie, qui pazzi di carta con un valore nominale, per un certo periodo furono venduti con dei tassi d'interesse molto bassi. A sua volta, le banche commerciali davano quei pezzi di carta ai vari Governi in cambio di Titoli di Stato, altro debito e siamo a tre debiti conclamati. Il quarto debito, per certi versi il più pericoloso e che, queste cambiali di stato venivano e vengono tutt'ora considerati depositi di garanzia per le banche commerciali a fronte degli impegni che queste assumono nei confronti della clientela. Il tutto poteva funzionare fino a quando i tassi d'interesse restano bassi, nel momento in cui le Banche Centrali aumentano il tasso di sconto, il giocattolo si rompe. Qui, in questa fase subentrano altri fattori, tutti coincidenti con la speculazione finanziaria in atto. Per appianare il disastro in atto servono soldi veri. Dove sono i soldi veri? Questa moneta vera la troviamo nei risparmi del popolo, in quanto, dopo un lungo peregrinare di quei pezzi di carta, originariamente senza valore, hanno acquisito un valore superiore a quello originario ma sempre inferiore a quello stampato.
In un mondo governato da una finanza speculativa, dove esistono solo numeri e pezzi di carta che più delle volte non hanno valore se non quello nominale convenzionale concordato, l'economia reale sarà e rimarrà la cenerentola di turno. Grazie a questi valori inesistenti, l'utilizzo dei pagamenti elettronici vedi POS, Carte di Credito o Debito, il cittadino italiano, che questo sia consumatore o commerciante, ha esborsato alle banche più di cinque ( 5 ) miliardi di euro, denari provenienti dai risparmi dei cittadini, soldi veri intascati quasi in maniera fraudolenta, sostenuta da una serie di provvedimenti Governativi insulsi ed anti economici. Perché tutto questo? Semplice, le banche commerciali, oggi più che mai hanno un disperato bisogno di denaro vero. Queste banche hanno in pancia solo pezzi di carta nominali che si stanno deprezzando di giorno in giorno. Infatti con l'aumento sconsiderato dei tassi di sconto, perpetrato dalle Banche Centrali, i bond emessi e intascati dalle banche commerciali hanno e stanno perdendo valore. In questo caso la garanzia depositata per garantire le esposizioni si dimezza ed ecco le crisi di liquidità emerse in questi ultimi tempi.
Oltre a ciò dobbiamo assistere al continuo aumento dell'inflazione anche se, alcune fonti istituzionali dicono che l'inflazione è diminuita, affermazione non veritiera in quanto, il carrello della spesa ha subito degli aumenti considerevoli e in taluni casi l'aumento sfiora il 20%, nel contempo, il potere d'acquisto dei cittadini scende notevolmente.
Oggi più che mai, con queste politiche economiche monetarie-finanziarie speculative, molte società saranno proiettate verso il Medioevo Futuro Antico. Grazie all'allineamento della classe dirigente politica appiattita sulle volontà della finanza strutturata speculativa e alla complicità dei boiardi di stato e non solo, ci troviamo immersi nella più grande truffa mascherata dalla parola GREEN. Questo fanatismo verde, sostenuto dalla finanza speculativa, farà sì che i meno abbienti dei vari paesi europei saranno costretti ad essere sempre più poveri. Nel contempo verranno distrutte le classi sociali intermedie che andranno a sua volta ad infoltire le classi più povere. L'idea di abolire la proprietà privata, scaturita da delle menti perverse e diaboliche sta prendendo sempre più piede. E i Governi dei Paesi aderenti alla Comunità Europea cosa stanno facendo? Per alcuni aspetti melina, in quanto, per via delle loro agende politiche economiche sono pressoché allineati con la finanza speculativa. Anche la riforma fiscale che vuole introdurre il Governo dell'On. Meloni va verso quel traguardo e cioè: destabilizzare l'economia reale con degli specchi per le allodole. Il potere finanziario avrà dei grossi vantaggi a discapito dell'economia produttiva.
Fino a quando, Noi Popolo Italiano non avremmo una vera Classe Dirigente Politica capace di invertire la rotta, Noi ci troveremo a dover combattere una guerra economica già persa in anticipo.
La riforma fiscale, poco illustrata in questi giorni, ci porterà alla più grande confusione mista a delirio di onnipotenza da parte di qualcuno. Come sempre, dietro al fatto di favorire le classi intermedie, si andrà a favorire le multinazionali, la grande finanza e il comparto della grande distribuzione, tutti e tre, come accade da decenni, determinano condizioni e salari, che questi siano di lavoratori dipendenti o autonomi. Molto spesso, dietro a codeste pseudo riforme, le piccole e medie aziende verranno ostacolate da una sempre più ampia necessità da parte dello Stato di incamerare più soldi per far fronte ad una sempre maggior spesa pubblica.
Come già più volte scritto da Noi del Partito Unione nazionale Italiana, il Governo dell'On. Giorgia Meloni, avrebbe dovuto intervenire sui mutui già stipulati prima degli aumenti, così come avrebbe dovuto intervenire sui pagamenti elettronici. Questo non è stato fatto per via di una serie di congiunture economiche sconosciute ai più.
Se Noi dovessimo effettivamente razionalizzare il sistema fiscale, dovremmo introdurre il conflitto d'interesse tra chi offre a chi acquista, dando la possibilità al cittadino di portare in detrazione almeno il 40% dell'imponibile di spesa, applicando a questo criterio tre aliquote progressive e creare un'area non tassabile da 0 a 23.000,00 euro. Solo così potremo sapere chi evade e chi no. Anche gli interessi sui mutui e le spese di transazione elettronica dovrebbero essere portate in detrazione nella misura del 40%. Questa norma non potrà mai essere applicata fino a quando tutti i Governi si allineano alle agende finanziarie delle banche, delle multinazionali e dei grandi fondi d'investimento globali. Anche la grande distribuzione pagherebbe le giuste tasse. Con questo tipo di legge andremo a proteggere i risparmi del popolo italiano. Il Governo in carica come quelli futuri dovrebbero contrastare l'ideologia del Green che nulla ha a che fare con il problema della salvaguardia del pianeta terra ma, andrebbe a contrastare il predominio di alcune classi dominanti.
Per le imprese servono delle leggi semplici e chiare, nessuna potrebbe avere la sede fiscale in Paesi compiacenti che, guarda caso, fanno parte della Comunità Europea. Tu lavori e produci in Italia quindi le tasse le paghi qui. Io, Governo in contropartita ti agevolo se tu crei vera ricchezza, se invece lavori solo per fare speculazione finanziaria, le tasse le dovrai pagare per intero.
Altro punto che un Governo serio dovrebbe mettere in agenda è la famiglia ed il sostegno alle nascite, solo così potremmo dare futuro ad un popolo che sta invecchiando oltre misura e dove, invece di sostenere i giovani che più delle volte sono costretti da espatriare per cercarsi un futuro migliore. Per fare ciò, chi governa lo Stato deve dare una visione diversa del lavoro, creando prospettive lungimiranti invece, siamo qui a constatare che il salario netto di un lavoratore italiano è inferiore a quello tedesco pari ad un meno 34%.

Noi del Partito Unione Nazionale Italiana, cerchiamo e cercheremo di dare il Nostro contributo per un'Italia migliore anche se, purtroppo, siamo costretti a combattere il DELIRIO DI ONNIPOTENZA DI ALCUNI SOGGETTI CHE, IN ALCUNI CASI SIEDONO SUI BANCHI DELLA MAGGIORANZA PARLAMENTARE. NOI DEL PARTITO UNIONE NAZIONALE ITALIANA NON ABBIAMO ALCUNA VERITA' IN TASCA NE TANTO MENO DELLE VERITA' DEPOSITATE. NOI ABBIAMO INVECE DELLE IDEE CONCRETE LE QUALI POTRANNO E POTREBBERO ESSERE MIGLIORATE MA UNA COSA E' CERTA, DESIDERIAMO SOLO IL BENE DEL NOSTRO MERAVIGLIOSO POPOLO.

Cosimo Damiano Cartellino, Presidente del Partito Unione Nazionale Italiana

Mauro Biolcati, Segretario Nazionale del Dipartimento di Economia e Finanza del Partito Unione nazionale Italiana.


articolo inviato al Presidente del Consiglio, al Presidente della Camera, al Presidente del Senato, alla Presidenza dell'Unione Europea.