Per migliorare l'interesse della nostra Nazione (se solo si volesse realmente)

Per pura utopia se il Segretario Nazionale del Dipartimento Economia e Finanza del Partito Unione Nazionale Italiana fosse stato designato come Presidente del Consiglio avrebbe fatto il seguente discorso per avere la fiducia.

Prima parte. " Cari Colleghi e Care Colleghe. Sono qui a chiedere la Vostra fiducia in merito al programma che andrò ad esporre. In tutti questi anni, abbiamo assistito ad un evento vergognoso, di cosa si tratta? E' che in Italia la povertà è aumentata in maniera esponenziale. Oggi ci sono circa più di cinque milioni di poveri assoluti, circa sei milioni di poveri relativi ed altri sei milioni di persone che, nonostante abbiano un lavoro non riescono a soddisfare le proprie minime esigenze personali e familiari. Questa condizione sociale è una vergogna che tutti noi stiamo subendo. Come può, un rappresentante del popolo, eletto con il voto sacro del cittadino, permettere che all'interno della nostra società accada questo. Qui c'è in gioco la Grazia dell'Evangelo e la Salvezza di milioni di persone. Se Noi oggi diciamo che la Vita è Sacra, noi abbiamo il dovere di lenire le sofferenze di questi figli della Patria.
I Governi che ci hanno preceduto, se avrò la maggioranza, hanno fatto poco se non nulla per alleviare le sofferenze. Non è con il reddito di cittadinanza, così com'è strutturato che si possono risolvere i problemi della povertà. Anzi, avendo emanato una legge molto lacunosa, abbiamo assistito alle miriade di truffe perpetrate da individui disgustosi e criminali. Qualcuno dice che il reddito di cittadinanza non serve e che al posto di questo strumento servono dei posti di lavoro. E' vero. Servono posti di lavoro attenzione, lavoro dignitoso, dove la dignità della persona va salvaguardata. E' altrettanto vero che in Italia da circa vent'anni non si sono fatte delle politiche economiche e fiscali degne di un Paese sviluppato e all'avanguardia come il Nostro. Il fisco drena un buon 40% delle risorse finanziarie atte al sostegno dell'economia e dei consumi. Se uno Stato come il Nostro ha la presunzione di tassare il 70% delle entrate di una famiglia o di un'impresa, come può pretendere che l'economia reale produca dei posti di lavoro dignitosi. E' altrettanto vero che noi abbiamo un'evasione fiscale da panico. Allora mi domando chi sono i principali evasori? Molto probabilmente non sono i piccoli o medi commercianti, non sono solo i piccoli e medi imprenditori, non sono solo le P.I. o i liberi professionisti ma è tutta una galassia di soggetti che vanno dalle multinazionali alle banche, di grandi imprenditori e perché no, anche da quelle aziende che lo Stato ha delle partecipazioni. Tutto ciò non lo possiamo più tollerare. Lo Stato deve trattare tutti in egual misura senza distinzione alcuna. Proprio per questo motivo, una delle priorità che il Governo Presieduto dal Sottoscritto sarà quello di riformare il sistema fiscale in essere e introdurre il conflitto d'interesse tra chi offre una prestazione da chi la riceve.
Con questo sistema potremmo capire meglio chi evade le tasse. Quindi, quando un cittadino andrà ad acquistare un prodotto o riceverà una prestazione, potrà dedurre dal suo imponibile lordo il 40% dell'imponibile di spesa. Molti economisti dicono che questo sistema non può reggere. Dico a loro che tutte le loro ricette economiche fino ad ora hanno fallito. Per le imprese ci saranno dei miglioramenti consistenti, tutte le tasse già versate, quindi pagate andranno detratte dall'imponibile lordo delle loro aziende. Il cittadino come le imprese dovranno pagare sull'effettivo guadagno e non sull'incasso lordo. Le aziende che operano in Italia e che hanno la sede fiscale all'estero dovranno decidere cosa fare. Noi del Governo studieremo delle misure di sostegno per tutti coloro che investono e che creano posti di lavoro e quindi ricchezza. Noi del nuovo Governo non accetteremo più i contratti di lavoro al ribasso. Questo vale anche per gli appalti che questi siano pubblici o privati. Ho potuto assistere in tutti questi anni che svolgo attività politica a degli scempi mostruosi. Appalti al massimo ribasso che alla fine costano di più di quello previsto, in altri casi ho visto aziende strozzate che evadevano le tasse e i contributi pur di pagare i loro dipendenti, attenzione, i salari che erogano erano e sono da fame. Quindi, instaurare dei nuovi meccanismi dove si punta alla qualità dei lavori. Col sistema del conflitto d'interesse noi potremmo capire dove si annida la vera evasione. Quando una banca và ad erogare un mutuo, il contraente potrà detrarre dal proprio reddito il 40% degli interessi, con questo sistema potremmo capire i bilanci di questi istituti di credito. Anche le multinazionali dovranno adattarsi al nuovo sistema se vorranno delle agevolazioni.
In questi ultimi anni abbiamo affrontato delle crisi spaventose vedi la pandemia. Grazie ai decreti emanati durante questa pandemia, il e i Governi precedenti hanno causato un danno economico pari ad una volta e mezza del nostro P.I.L., le produzioni sono scese di circa il 25%, chi ha guadagnato da questa pandemia non ha pagato le tasse con un giusto equilibrio. Durante tale periodo la forbice tra ricchi e poveri si è allargata. Con queste scellerate politiche economiche abbiamo distrutto il ceto medio, spina dorsale della nostra economia. Questa ferita la dobbiamo sanare con uno sforzo di tutti i componenti di questo enclave parlamentare. Qui non esiste minoranza o maggioranza; qui, si siedono i rappresentanti del popolo e quindi, tutti noi abbiamo un dovere morale e materiale nei confronti di coloro che, tramite il loro voto, ci hanno dato fiducia.
Oggi stiamo vivendo nel bel mezzo di una guerra dove c'è un aggredito e un aggressore. I motivi di questa guerra vanno ricercati nel tempo. Noi per tutta una serie di alleanze dobbiamo fare la nostra parte con una certa misura senza snaturare la nostra missione politica e sociale. La questione che più mi preme è quella di trovare una soluzione diplomatica al fine di evitare un continuo massacro che, sicuramente, non giova a nessuno. Qui in questa guerra non ci saranno vinti o vincitori, qui siamo tutti perdenti. Grazie a codesto conflitto stiamo affrontando una crisi energetica pari se non superiore a quella degli anni settanta. In questi vent'anni, nessun Governo ha pensato di installare sui tetti degli edifici pubblici, esclusi quelli di carattere storico, un sistema di pannelli fotovoltaici, certamente non avremo risolto i nostri problemi ma almeno in parte li avremo leniti. Essere dipendenti da un unico fornitore non è mai una cosa saggia, oggi ne stiamo pagando le conseguenze. Il caro energia così come il caro carburanti hanno di fatto contribuito all'innalzamento dei prezzi, sia al consumo sia all'ingrosso. Questa condizione, associata al problema dei redditi sempre più bassi, ha fatto sì che l'inflazione schizzasse alle stelle rendendo la vita più difficile per tutti. Qualche economista dice che non bisogna aumentare i salari nè tanto meno le tariffe dei liberi professionisti. Allora mi domando, come potranno questi poveri cristi affrontare una situazione dove le bollette delle utenze sono più che raddoppiate se non triplicate, come potranno sempre questi poveri cristi a fare la spesa o a pagare l'affitto o il mutuo? Ed ecco che le risposte non arrivano se non con teorie marziane. Il Governo se avrà la fiducia cosa farà? Cercherà di arginare gli aumenti delle bollette favorendo in prima battuta i più disagiati, secondo, darà dei supporti significativi alle piccole e medie attività. Cercherà di limitare il costo dei carburanti visto l'extra gettito fiscale che questi aumenti hanno prodotto. Alle aziende che hanno goduto di extra gettito chiederemo un contributo da distribuire ai meno fortunati."
Questa è la prima parte dell'ipotetico discorso che avrebbe fatto.

Noi del Partito Unione Nazionale Italiana avevamo previsto in articoli precedenti il disastro finanziario che sta accadendo tramite le banche. Le politiche monetarie fatte dalla F.E.D., dalla B.C.E. e dalle altre banche centrali hanno di fatto innescato questa crisi. La crisi odierna è frutto di un meccanismo scellerato studiato e applicato da vari Governatori. La creazione del denaro senza che questa abbia una reale copertura ha innescato tutta una serie di debiti che oggi, più che mai sono inesigibili anzi, con l'aumento del costo del denaro, le varie obbligazioni bancarie stanno perdendo valore. Più alzi il tasso di sconto più abbassi il valore delle obbligazioni anche uno studente al primo anno di economia lo sà. Ma sa anche che non puoi creare denaro sostenuto da dei debiti, cosa che è stata fatta per molti anni. La creazione del denaro ad alto potenziale ha di fatto creato una miriade di debiti in primis con le banche commerciali. A questi istituti di credito hanno elargito del denaro senza valore a fronte di un impegno che si chiama BOND. In molti casi, queste cambiali bancarie chiamate BOND sono state messe a bilancio come riserva, Come può un debito trasformarsi in riserva? Semplice. Grazie a delle norme emanate dai Governatori delle Banche Centrali. Per poter far fronte agli impieghi, le banche commerciali sono state costrette ad emettere delle obbligazioni garantendo un tasso d'interesse conveniente. Questa operazione ha permesso alle banche di raccogliere del denaro fresco dai risparmiatori. Oggi, con l'aumento del tasso di sconto il valore di quelle obbligazioni si è dimezzato ma, gli interessi promessi permangono in per cui, il differenziale tra debito contratto coi clienti risparmiatori è aumentato del 40/50% cosa che in questo momento mette a rischio il sistema bancario. Tutti dicono che le banche italiane sono solide, forse è vero ma fino a un certo punto. Noi per il momento ci salviamo in quanto il cittadino italiano ha in portafoglio un grande risparmio. Ma, come detto, il diavolo fa le pentole e non certamente i coperchi. Con l'emanazione di alcune leggi vedi: i pagamenti elettronici e altre diavolerie simili, le banche negli ultimi due anni hanno eroso risparmi pari a circa 10 miliardi di euro, una somma imponente perché le banche italiane hanno premuto affinché queste leggi fossero emanate? Semplice. Avere denari freschi per contrastare eventuali crisi ma, fino a quando nei loro bilanci ci saranno delle cambiali che garantiranno le riserve, noi non potremmo dire di essere al sicuro. Se dovesse scoppiare una crisi dei debiti sovrani, le nostre banche si troverebbero in difficoltà rischiando il default. Chi ne pagherà le conseguenze? Il disastro finanziario come è già successo lo pagherà il cittadino risparmiatore.

Le soluzioni esistono. Certo che esistono e non sono sicuramente le politiche monetarie adottate fino ad ora dagli attuali Governatori delle Banche Centrali.
Noi del Partito Unione Nazionale Italiana qualche idea ce l'abbiamo. Certamente non siamo così stupidi da scriverla in questo articolo. Noi desideriamo confrontarci ed esprimere le nostre idee, sicuramente migliorabili per l'interesse del Nostro Meraviglioso Popolo.

Fine prima parte


Cosimo Damiano Cartellino, Presidente del Partito Unione Nazionale Italiana.  

Mauro Biolcati, Segretario Nazionale del Dipartimento di Economia e Finanza del Partito Unione Nazionale Italiana.