UN DATO, SE NON PORTA ALCUN SIGNIFICATO, NON HA NESSUN VALORE

Le parole non sono altro che “simboli” mediante i quali poter trasferire “significati”: quale significato dovrebbe trasferire la parola “olocausto”?
Cosa si sarebbe dovuto imparare da esso?

Il dato storico è che sono stati uccisi milioni di ebrei, ciò che si sarebbe dovuto imparare è come sia stato possibile che, altri milioni, avessero ritenuto che era la cosa giusta da fare

Nonostante tutti abbiano letto le perfette parole con cui Primo Levi lo ha spiegato, non tutti hanno saputo trasformare quelle parole in significato; e la storia si sta ripetendo: cambiando le parole, ma realizzando gli stessi effetti

Dall’ Ahnenpass al Green Pass, entrambi basati su “falsi scientifici” (superiorità di una razza vs sicurezza di non infettare e/o essere infettati), ma che creavano lo stesso effetto: l’impossibilità, per gli sprovvisti” di vivere una vita normale (essendo entrambi necessari per accedere agli uffici pubblici, scuole, lavoro, teatri, stadi, ristoranti ecc.); con ragazzini fatti scendere dai bus o impossibilitati a stare con i propri compagni (per una società che usa parole come “educazione alla socialità”)

Dal R.D. n.1227/1931, per il quale i professori universitari volontariamente pronunciassero una adesione al regime fascista, lasciando al singolo la possibilità di rifiutarsi, assumendosene le conseguenze (esclusione dal lavoro), alla recente volontaria accettazione di una terapia dalla efficacia nulla e dalla sicurezza, a dir poco, opinabile (con una Corte Costituzionale che ha concluso che “le eventuali questioni di legittimità andrebbero dichiarate in parte manifestamente inammissibili e in parte infondate”

Per arrivare al tollerare decine di migliaia di bambini uccisi, da parte di coloro che hanno letto che “Chi salva una vita, salva il mondo intero”

Si leggono tante parole, ma si comprende poco del loro significato: bisogna che la scuola ritorni ad insegnare a capire il significato delle cose e stimolare il pensiero critico, invece di inseguire “carriere alias” o educazione sessuale


Dottor Sandro Sanvenero
www.partitounionenazionaleitaliana.it